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Svezzamento, scrittura e consapevolezza

Questo articolo riporta in scrittura una sintesi delle chiacchiere fatte con Valeria all’interno delle dirette “La fai facile!?”, pensate per parlare di svezzamento guardando a questo momento di passaggio con una visione a lungo termine. Valeria Da Pozzo è scrittrice e writing mentor e mamma La sua esperienza durante lo svezzamento e il suo lavoro che parla di come trasportare le emozioni sulla carta attraverso la scrittura sono la ragione di questa chiacchierata insieme.

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Come prima cosa ho chiesto a Valeria di condividere quello che era stato il loro percorso di svezzamento.
Valeria ha iniziato lo svezzamento di sua figlia Aurora in maniera tradizionale, preparava le pappe secondo le prescrizioni del pediatra e la bimba diligentemente mangiava tutto. Tutto è andato avanti, senza grandi fatiche e senza entusiasmi. Ma è stata proprio questa assenza di reazioni, né positive né negative, a far pensare a Valeria che qualcosa doveva cambiare, che mangiare era molto altro, oltre a ingoiare i piatti offerti.


Qualcosa nei pensieri di Valeria a fatto click. Si è fermata e ha fatto quello che le veniva più naturale, usare la scrittura per osservarsi, fare il punto dei suoi desideri, delle sue aspettative, cosa le sarebbe piaciuto fosse il rapporto di Aurora con il cibo, come avrebbe desiderato vivere questo momento in famiglia. Una volta riacceso quello che era importante, Valeria ha cercato confronto con una professionista che le desse una mano a compiere i primi passi nella direzione che lei riteneva giusta per loro.

Così è iniziato il divertimento. Grandi passi di scoperta, i primi rifiuti, le prime passioni. Ha iniziato a mettersi in gioco per trovare soluzioni creative che soddisfacessero le necessita della bimba ed insieme non venisse meno la piacevolezza della famiglia di esplorare il cibo, i ristoranti sono diventati agriturismi, in cui la scelta di menù genuini si adattava con facilità alle necessità di una bimba.


La scrittura, come racconta Valeria può essere un canale per osservarsi. Uno strumento per acquisire consapevolezza. Hai mai pensato di tenere un diario dello svezzamento?

Potresti scriverci:

  • Come vorresti fosse per voi il momento dello svezzamento
  • Le tue paure
  • I pasti che sono piaciuti, quelli no
  • Che reazioni hanno suscitato, buffe, schifate, pianti
  • I commenti che ti hanno fatto stare male
  • Quello che ti aspettavi e non è

Tutto è lecito.
Avere un quaderno da tenere da parte, come conforto e confronto è un prezioso appoggio anche nei momenti di difficoltà che durante l’alimentazione di un altro bambino possono esserci. Io ti invito a scrivere nella prima pagina che valore ha per te il cibo e cosa vorresti fosse per voi questo svezzamento. Sarà un luogo da rivisitare ogni volta che ti sentirai in affanno, un punto da cui partire per costruire una sana relazione con il cibo e un buon dialogo con chi condivide con voi questo momento.

Puoi ascoltare l’intera diretta qui.

Ho scritto un articolo per presentarti le dirette “la fai facile!?” in cui puoi trovare tutte le persone intervistate.


Grazie a Valeria Da Pozzo, la trovi su Instagram come @storialiberatutti