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La grafica del cibo

Parlare di cibo anche senza stare seduti a tavola, in Italia siamo dei maestri in quest’arte. Parliamo sempre di cibo! Eppure con i bambini ce ne dimentichiamo. Viviamo lo svezzamento spesso, solo come il momento in cui il piccolo deve mangiare altro; dallo scambio che siamo abituati ad avere riguardo a quello che si mangia, la relazione diventa frontale. Io ti offro e tu devi accogliere. É per questo che ho iniziato a portare la mia attenzione in modo sempre più deciso sul cibo fuori dalla tavola. E così durante le consulenze parliamo sì di come procedere con i passi per introdurre il cibo solido nella dieta dei lattanti ma anche di come il gioco, la lettura, la spesa, la condivisione di storie, tutto faccia parte dell’educazione alimentare che date ai vostri bambini.

Il cibo disegnato è sempre più parte di quello che porto a voi. La grafica chiara, sintetica, comunica ad ognuno a diversi livelli di comprensione; il bambino la riconosce e ci gioca, l’adulto ne coglie subito il significato. É un bellissimo canale per comunicare quello che è davvero il cibo per noi. Lo uso per raccontare il mio progetto e lo uso per aiutavi a raccontare il vostro.

Stanno nascendo loghi, identità visive sempre più chiare, prodotti stampati che raccontano come portare il cibo buono nelle vostre vite, farlo vivere ai bambini, aiutarvi ad essere consapevoli.

Mi diverte, anche i più restii ad avvicinarsi al cibo, adulti e bambini che siano, ritrovano attraverso la sintesi del disegno, qualcosa che li ammorbidisce. E così l’ingrediente “temuto” diventa curioso, il momento dei pasti può diventare giocoso. É una strada ampia, densa, che sento possa aver sviluppi molto utili.

Non è sempre facile far passare un messaggio che riteniamo importante e da sempre l’utilizzo del segno grafico è venuto a supporto. Io lo uso per canalizzare le mie conoscenze di nutrizione olistica, la buona educazione alimentare verso le famiglie e le piccole attività, verso chi tiene al valore del cibo e desidera trasmetterlo, ma magari fa fatica. Non per tutti la via dei fornelli è l’unica espressione.

F.