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I piselli

Non ricordo quando ho iniziato ad essere felice per l’arrivo della stagione dei piselli freschi, ma ho ben in mente le ciotole ricolme di bacelli verdi che, in primavera, ci accoglievano a pranzo dalla nonna e che con gioia sgranavamo insieme. Chissà se è un ricordo che corrisponde alla realtà o se il tempo ha addolcito tutto?

Nel dubbio ora ho condiviso questa ritualità con Martino. Arriva la primavera e con lei ogni settimana, in frigo, abbiamo un chilo di piselli freschi che ci attende, da pulire e mangiare. Devo solo tenere d’occhio la situazione, perché la tentazione di mangiarli tutti subito e crudi è molto forte e poi son dolori, di pancia.

Ma andiamo con ordine. Siamo al momento della scelta, il prezzo è diventato abbordabile, segno che la stagione è matura e il legume pure. I bacelli freschi devono essere tonici, integri e non troppo grandi.

Ho fatto un po’ di pesate e posso dirti con certezza che tra quando li compri a quando li pulisci il peso si riduce di un terzo!! Se hai scelto dei piselli un po’ più grandi, quindi un po’ più duri e maturi, magari il peso sgranato potrebbe aggirarsi intorno al 50% in meno. Ma insomma, una notevole differenza di cui tenere conto. Giusto per evitare di arrivare a case e avere due pisellini in croce da mangiare. 

Una volta arrivati a casa per conservarli al meglio ti consiglio di pulirli subito prima di consumarli. 

Apro una veloce parentesi. Un’accortezza che sarebbe bene avere verso frutta e verdure in genere è quella di consumarla il prima possibile. Non sappiamo bene quanto tempo prima sia stata raccolta e con il passare dei giorni l’idratazione si riduce e con lei alcune delle sue proprietà nutrizionali, specie le vitamine, che si deteriorano facilmente. Se quello che ti interessa, oltre al sapore, sono anche le virtù che quello che mangi vi può dare, allora tieni a mente che comprare dalla piccola distribuzione e consumare frutta e verdura nei giorni subito successivi all’acquisto, è la cosa migliore che puoi fare. Oltre ad alcuni accorgimenti in fase di cottura.

Tornando al pisello, il bacello protegge un po’ i semi dalla disidratazione, perciò ti sconsiglio di  toglierlo prima del tempo in cui hai deciso di cuocerli.

Sgranare i piselli è una bellissima attività da fare insieme. Allena la motricità fine, cioè la capacità che il bimbo ha di controllo sui piccoli movimenti. Richiede pazienza ed è un bel momento per sedersi attorno ad un tavolo e chiacchierare. E’ una condivisione che si può fare anche con il bimbo piccolino, devi solo avere l’accortezza di dargli in mano bacelli con piselli molto piccini e teneri, che qualora li mangiasse non corre il rischio di soffocamento.

Ti accennavo. qualche riga sopra, alle caratteristiche nutrizionali dei piselli e vale la pena approfondire un po’ il tema. Non voglio darti tabelle, né elencare tutti i sali minerali e le vitamine che contengono. Solo darti due dritte che penso possano esserti davvero utili. Poi i piselli mangiateli perché sono buoni, il sapore è fresco e dolce, molto delicato, e non solo per la loro Vitamina C.

Se parliamo di piselli freschi, anche se fanno parte delle leguminose, puoi tranquillamente trattarli come una verdura. Sì, perché hanno un elevato contenuto di acqua, decisamente maggiore rispetto agli altri alimenti della famiglia. Inoltre le sue fibre sono facilmente digeribili e non creano aria nella pancia, ragione per cui puoi darli serenamente anche ai bambini piccolissimi senza il bisogno di decorticarli. Meglio però evitare di mangiarli crudi perché sono difficili da digerire e potrebbero dare dolori addominali, certo, se ne mangi qualcuno pulendoli, non succede nulle eh! Hanno un interessante contenuto di acido folico, perciò inseriscili nella dieta se aspetti un pupo o hai in previsione di farlo. Invece sono da evitare per chi è soggetto a gotta, contengono purina, che non sto a spiegarti cosa sia ma se devi evitare gli acidi urici non fanno per te. 

Se apprezzi la carrellata di nutrienti perché un sei fan delle tabelle ecco qui. Per 100g di prodotto: acqua 79,4, g 14,4 g di carboidrati, 5,5 g di proteine, 6,3 g di fibra, 1,9 g di amido e 0,6 g di grassi.potassio, fosforo, calcio, magnesio, selenio, ferro, vitamina A, vitamina C, vitamine del gruppo B, vitamina J, vitamina K.

Diverso il discorso se si parla di piselli secchi, essendo senza acqua, appunto, il loro valore proteico acquista più rilevanza ed vanno considerati al pari di un legume in tutto e per tutto. Vanno sciacquati bene e tenuti in ammollo prima della cottura.

Se poi hai poco tempo o vuoi mangiare pisellini fuori stagione, ti consiglio di optare per quelli surgelati. Conservano lo stesso sapore di quelli freschi, qualche vitamina si è persa per strada ma sono un buon compromesso. Evita invece quelli cotti e conservati in lattina, alla peggio meglio quelli sotto vetro; il sapore è comunque diverso da quelli freschi e sali minerali e vitamine sono rimaste altrove, piuttosto chiediti se proprio non ci sia altro con cui sostituirli.

Per cuocere i pisellini freschi ti consiglio il vapore, ci vogliono davvero pochi minuti, altrimenti in padella o dentro ad una zuppa. Sono troppo delicati come sapore per bollirli in acqua, ma se proprio non puoi farne a meno, ricordati che l’acqua deve essere bollente e vanno cotti rapidamente. Se ti dispiace avere una montagna di bacelli da buttare, puoi pulirli del picciolo e delle parti più dure, lavarli bene e metterli, insieme ad una cipolla e una carota, a bollire in un po’ d’acqua, avrai un brodo di verdure delicato con cui allungare una vellutata o preparare un risotto. Oppure prova a cuocere l’intero bacello nel forno, basta ungerlo un po’ e dopo pochi minuti, avrete dentro piselli teneri da snocciolare.

Anche se hanno un sapore dolce e delicato non sempre i bambini li apprezzano, anzi spesso rimangono abbandonati nel piatto. Pulirli insieme è un primo passo per avvicinarsi all’idea, poi puoi inserirli in diversi modi, dalla vellutata, in cui sono nascosti, al burger vegetale, dove si vedono ma timidamente, oppure insieme al riso.

Nella sezione ricette trovi alcuni spunti per cucinarli.

F.